Il ‘Covo di Nord Est’ ha indubbiamente scritto la storia della vita notturna a Santa Margherita ed in tutta la Liguria. Ma, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta, è stato il locale più gettonato d’Italia, il centro del divertimento per i giovani “a la page” e per i loro padri, con fuori la spider e dentro il locale il portafoglio gonfio.
E pensare che la struttura era sorta all’inizio del XX secolo come abitazione privata, una casa incastonata nella roccia e direttamente a picco sul mare. L’aveva fatta costruire il nobile barone Franchetti che, innamoratosi perdutamente di una cantante lirica austriaca, divenuta, poi, sua amante, avrebbe voluto dedicarle un castello alto 50 metri con un teatro sul retro ed un ponte sulla strada verso Portofino. Un destino tragico non gli permise di concludere l’opera, che tornò alla famiglia Ciurlo-Costa. Nel 1934 il ‘Covo’ divenne locale pubblico. Per un periodo, durante il fascismo, si chiamò “Tana”, nome più gradito al regime, ma, una volta deposto Mussolini, si tornò all’antica denominazione.
Un posto davvero unico, fra Santa Margherita Ligure e Portofino, disteso sul mare blu cobalto del Tigullio, con un porticciolo naturale, che vedeva attraccare le barche di magnati e regnanti di tutte le bandiere. Quello del Covo di Nord Est, in concorrenza con altri grandi locali internazionali, quali ‘Le Pirate’ di Juan Les Pins in Francia, era il ritrovo chic per eccellenza.
Erano gli anni del boom industriale ed economico e c’era una gran voglia di divertirsi. Al ‘Covo’ arrivavano tutti i personaggi più potenti, a bordo di lussuosi yacht da favola: gli Agnelli, i Barclay, i Mondadori, il dottor Rizzoli con il suo ‘Sereno’ ed il grande Onassis con le sue….navi. Anche i protagonisti della ‘Dolce Vita’, di felliniana memoria, si spostavano in estate a Santa Margherita, dai loro ritrovi mondani di via Veneto a Roma.
Fu un mito esclusivo, che entrò ben presto, come per magia, nell’immaginario collettivo. Successivamente passarono dal ‘Covo’ Brigitte Bardot e Roger Vadim, Jane Fonda, Frank Sinatra, Nat King Cole, i Platters, Gloria Gaynor ed il play boy Gigi Rizzi.
E intanto nel locale impazzavano la voce roca e la musica di Fred Buscaglione, Renato Carosone, Bruno Martino e Peppino Di Capri. Le canzoni che andavano per la maggiore erano ‘La chiamano Estate’, ‘Roberta’, ‘Una rotonda sul mare’, ‘Due settimane d’ amore’.
Mina, Ray Charles, Charles Aznavour, Frank Sinatra, Julio Iglesias, Claudio Baglioni, Antonello Venditti, Fabrizio De André, Ornella Vanoni, Loredana Bertè, Gino Paoli, Riccardo Cocciante, Patty Pravo (nell’immagine), Barry White, James Brown, Grace Jones e Gloria Gaynor, sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno reso grande il ‘Covo’.
Da qualche anno, dopo un brutto periodo d’abbandono e di degrado, il Covo di Nord Est ha riaperto i battenti, raffinato ed accogliente come allora e pure tecnologico, il che non guasta. Lo frequentano abitualmente molti vip, che bazzicano tra Portofino e Paraggi. Tra i clienti si annoverano gli stilisti Dolce e Gabbana ed il vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi che, con la compagna Silvia Toffanin ed il piccolo Lorenzo Mattia, trascorre, nella bella stagione, diversi week-end nella propria casa, una sorta di castello a picco sul mare, distante poche centinaia di metri dal locale. Ma sono tanti anche gli imprenditori brianzoli, in particolare monzesi, che hanno casa a ‘Santa’, da Mariani a Cazzaniga, entrambi conosciutissimi nel mondo locale delle concessionarie d’auto.
La nuova gestione ha rinverdito i fasti mondani del passato, riscuotendo subito un grandissimo successo, accompagnato da una risonanza internazionale per la proiezione di un’immagine di prestigio e di esclusività. Il Covo di Nord Est è così tornato ad essere tra i locali italiani più famosi al mondo, unico sia per la propria impareggiabile posizione sulla costa del Golfo di Portofino, sia per la sua storia artistica e mondana, che ha visto salire sul palco gli artisti più importanti e frequentarlo i personaggi più eminenti e conosciuti.
La struttura comprende lo stabilimento balneare, il ‘Covo’, la ‘Grotta’ ed il ‘Covino’ e dispone di due piste da ballo, cinque bar e quattro ristoranti. Il corpo centrale del locale è appunto il ‘Covo’, che è costituito da una parte all’aperto e da una coperta. Ospita la consolle principale, dove si alternano i vari dj, ma anche i numerosi e prestigiosi ospiti. Sempre al coperto, troviamo il bellissimo bancone del bar, mentre la parte all’aperto è rappresentata dall’ampia pista da ballo e dal privèe, che ogni anno cambia la sua conformazione. Quest’anno il sontuoso privèe Kuadra,, dedicato appunto al nuovo sponsor ufficiale, avrà un taglio decisamente ‘etnico’, con bamboo e legno grezzo a dominare tra piante e comodissime poltroncine. A sovrastare il tutto, ci sono, poi, i tre gazebi per i supervip, con divanetti circolari, a riprendere la forma della vasca idromassaggio Jacuzzi posta al loro centro.
Eleganza e classe dominano nel locale, ma senza mai strafare. I camerieri e maître sono tutti sempre e rigorosamente in divisa, con tanto di giacca e cravatta. L’impareggiabile ‘stile Covo’ è adottato, persino, dal sempre discreto ma attento servizio di sicurezza.
Enzo Mauri