Giovedì 16 luglio alle 21.30, alla Chiesa Prepositurale di S. Pietro e Paolo (in p.zza Giovanni XXIII) di Lissone, dove sarà “officiata” la Missa dos Quilombos. Sul palco, il Coro Canto Sospeso diretto dall’italo-brasiliano Martinho Lutero, con la voce solista della regina del samba Fabiana Cozza, e una prestigiosa line up jazz composta dal baiano Jurandir Santana alla chitarra, Antonio Zambrini, unico italiano della formazione, al piano, con il cubano Inor Sotolongo e Apache alla batteria e percussioni.
La Missa dos Quilombos, su materiale musicale di origine popolare consacra, a più di sei secoli di distanza, l’anelito a una terra libera espresso dagli schiavi brasiliani durante il più crudele periodo della conquista portoghese. Im“Quilombo” termine portoghese proveniente dal Kimbundu “kilombo”, “rifugio di guerrieri” e, dispregiativamente, tutt’oggi, “bordello” (trad. dizionario Hoepli), erano i villaggi fondati dagli schiavi neri ribelli che, in fuga dalle piantagioni di canna da zucchero del Nord-est brasiliano, si univano agli indios della regione, dando vita a città indipendenti. La loro storia di epica, dal cruento epilogo, racconta non solo di un progetto di resistenza diffusosi in tutto il continente Brasiliano, sino alla fine del XIX secolo, ma anche di fenomeni fortemente caratteristici della cultura brasiliana, come il sincretismo religioso e culturale brasiliano, che sintetizza le diverse religioni animiste africane, i rituali panteisti degli indios e il cristianesimo. Narrazione, meditazione e preghiera confluiscono, nella Missa, in un tessuto musicale in cui melodia europea e il ritmo africano s’intrecciano in modo unico e visionario.
L’Associazione Culturale Cantosospeso, fondata a Milano nel 1987, ha tra i suoi obiettivi la diffusione della pratica corale come esercizio di convivenza sociale e approccio al mondo della musica. Rivolge particolare attenzione ai canti sospesi sulla soglia della dimenticanza, i canti che appartengono ai popoli cui è mancata la possibilità di sopravvivere e a quelli che stanno lentamente consumandosi, soffocati dalle guerre, dallo sviluppo tecnologico, dal colonialismo culturale o dalle rigide leggi del mercato. Creata dal Maestro Martinho Lutero è ispirata ai principi musicali, estetici e filosofici del suo maestro, Luigi Nono.
Martinho Lutero Galati de Oliveira, direttore italo brasiliano, studia direzione di coro e orchestra, e composizione, in Italia, con Luigi Nono. Fonda nel 1970 il Coro Luther King a San Paolo del Brasile, con cui ha realizzato oltre 500 concerti e allestimenti lirici (tra cui Dido and Aeneas di Purcell le versioni brasiliane di Medea e dei musical di Hair e Jesus Christ Superstar). Ha lavorato in Africa per l’UNESCO nella ricerca sulla musica tradizionale e ha diretto il coro della Scuola Nazionale di Musica del Mozambico, dove ha insegnato direzione corale e composizione. Si è in seguito stabilito in Italia, dove fonda l’Associazione Culturale Cantosospeso. Attualmente insegna all’Istituto di Musicologia di Milano. Ha condotto più di 200 programmi radiofonici sulla musica classica contemporanea, tradizionale africana e popolare brasiliana su RAI-3 e Radio Popolare e tenuto conferenze in tutta Europa sulla musica extraeuropea. Nel 1988 vince il premio di direzione corale André Segovia a Santiago di Compostela, in Spagna. Dal 2013 è direttore del Coral Paulistano Mário de Andrade della Fundação Theatro Municipal de São Paulo.
La “brasilino afro-italiana” regina del samba Fabiana Cozza, Prêmio da Música Brasileira 2012 come Melhor Cantora de Samba, con Jurandir Santana (chitarra), Antonio Zambrini (piano), Inor Sotolongo e Apache (batteria e percussioni), sarà protagonista della prima del sensazionale evento a partecipazione pubblica dedicato al Samba, So Danco Samba, venerdì 17 luglio dalle 22.15 alle 23.30, in Piazza Libertà a Lissone. La performance, dedicata a chi sogna di partecipare al Carnevale di Rio, sarà preceduta alle 20.00 dall’intervento di Monica Paes, storica conduttrice di Avenida Brasil di Radio Popolare, che presenterà una selezione di dischi che trasformerà p.zza Libertà in un Avenida brasileira.