All’indimenticato campione Stefano Borgonovo la Città di Como regala una piazza. Giovedì 17 marzo, giorno in cui avrebbe compiuto 52 anni, verrà intitolato ufficialmente a Borgonovo il largo di fronte all’ingresso allo stadio Sinigaglia, tra via Sinigaglia e viale Vittorio Veneto. La piazzetta si trova proprio davanti al cancello utilizzato ancora oggi per l’ingresso dei pullman delle squadre ospitate dal Como e in quello stadio dove Stefano aveva visto decollare la sua carriera.
All’intitolazione, in programma alle ore 18, sono invitati a partecipare cittadinanza, tifosi comaschi e appassionati. Protagonisti del commovente evento, insieme al Comune di Como e alla Fondazione Borgonovo, il Centro Studi Casnati che attraverso l’Istituto Alberghiero Gianni Brera offrirà un rinfresco, il Calcio Como che ha dato la disponibilità degli spazi interni allo stadio, un gruppo di tifosi del Como, i Pesi Massimi, che offriranno un drink per il brindisi.
Per l’occasione i Pesi Massimi venderanno un magnete con la foto della targa del largo Stefano Borgonovo e il ricavato sarà devoluto all’associazione Per Como Pulita.
A Como Borgonovo, morto di Sla nel 2013, aveva mosso i primi passi quando aveva soltanto 10 anni quando e fu segnalato alla società da un osservatore. Due anni dopo entrò a far parte del settore giovanile del Calcio Como, uno dei migliori d’Italia, guidato da Mino Favini e con la maglia del Como esordì in Serie A pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno, il 14 marzo 1982.
“Borgonovo è stato un campione nello sport e nella vita – ricorda il sindaco Mario Lucini – La sua forza e il suo coraggio, uniti al suo indimenticabile sorriso, sono sempre vivi. E Como, certamente, non l’ha dimenticato e non lo dimenticherà”. “Un grandissimo campione che tutti noi abbiamo amato – aggiunge Marcello Iantorno, presente oggi alla conferenza stampa insieme al presidente del Consiglio comunale, Stefano Legnani – Persona coraggiosa che amava la vita e uomo rappresentativo di valori”.
Per l’inaugurazione di largo Stefano Borgonovo arriveranno anche i ragazzi della scuola calcio di Giussano, fondata dal compianto calciatore.
“L’affetto per mio marito c’è sempre – sottolinea Chantal Borgonovo – il mondo del calcio ci è sempre rimasto vicino e lo è anche in questo momento, molto importante per la mia famiglia, perché questo è un ricordo che resterà, che vedranno i miei figli e i miei nipoti”.
In questi giorni di Champions League torna alla mente quel goal che Stefano Borgonovo, segnò con la maglia del Milan a Monaco il 18 aprile del 1990. Quella rete salvò il Milan e portò la squadra rossonera alla finale della Champions League, poi vinta dai rossoneri. Stefano da allora venne identificato come l’uomo di Monaco.
“Monaco mi riporta in mente anche Pep Guardiola (oggi allenatore della squadra tedesca). – conclude la signora Borgonovo – L’ultimo messaggio di Stefano prima di morire è stata propria una mail a Pep. E poi Allegri (allenatore della Juve) con cui Stefano aveva giocato nel Pescara e naturalmente Carlo Ancelotti, (futuro allenatore del Bayern), sempre vicino a noi e alla Fondazione”.
Per non dimenticare, Como ha una piazza col suo nome.