IL 27 E 28 APRILE IL CAMPIONE COMASCO AL VOLANTE DELLA FERRARI 360 F1 GT3
Per raccontare la storia sportiva e non di Arturo Merzario, per l’anagrafe Arturio Francesco sino a sette anni fa, per un errore di trascrizione all’atto della nascita, ci vorrebbe almeno un volume dell’Enciclopedia Treccani. Noi ci limitiamo ad evidenziare le tappe sportive più significative di questo stravagante e fortissimo pilota comasco, nato a Civenna, a due passi dal Ghisallo, l’11 marzo 1943, sposato dal 1964 con la bionda ‘Mami’, che gli ha dato due figli ed ancor oggi, settantaduenne, in attività. Arturo ha da poco festeggiato le nozze d’oro, sia in famiglia con la moglie e sia con le corse.
La passione per le auto sportive in casa Merzario è ben nota in tutta la Brianza. Il padre, affermato costruttore edile con case e villette fatte sorgere in ogni angolo disponibile da Erba a Bellagio, fra le diverse macchine possiede anche una Ferrari, mentre i due figli scorazzano intorno al lago a gran velocità con una spider Alfa Romeo ciascuno. E proprio sulla sua Duetto rossa fiammante, il fratello di Arturo trova la morte, giovanissimo, in un drammatico incidente stradale durante il servizio militare. Il tragico evento mette in ginocchio la famiglia, ma non placa minimamente la voglia di correre di Arturo.
Prima gara in assoluto a 19 anni, proprio all’autodromo di Monza, da privato, il 14 ottobre 1962 con una Alfa Romeo Spider Veloce di serie, la stessa che usava tutti i giorni per andare in giro sulle strade comasche, con tanto di hard top, autoradio e mangiadischi, nella Coppa FISA, conclusa con un onorevole ottavo posto contro avversari del calibro di Bandini e Baghetti e contro vetture già particolarmente agguerrite come le Alfa Romeo Giulietta SZ.
Da quel lontano pomeriggio autunnale d’inizio anni Sessanta sulla pista brianzola, si sono susseguite circa 1600 partenze in gare titolate, delle quali 57 nei gran premi iridati di F.1, dal 1972 al 1979 con monoposto Ferrari, Iso Ford, Williams Ford, Copersucar Ford, March Ford, Shadow Ford e Merzario Ford e 11 punti conquistati complessivamente nel campionato mondiale. Con l’Abarth giunge secondo nel 1969 nel Campionato Europeo della Montagna, primo nella categoria Sport. Nel 1972, con una Ferrari 312P, vince la Targa Florio in coppia con Sandro Munari e la 1000 Km di Spa con Brian Redman, consentendo alla Casa di Maranello, grazie anche a brillanti piazzamenti nelle altre gare iridate, di aggiudicarsi il Campionato Mondiale Marche. Come pilota ufficiale Osella-Abarth conquista, nello stesso anno, il Campionato Europeo Sport 2000.
Nel 1975, alla guida dell’Alfa Romeo 33, torna ad imporsi nel Campionato Mondiale Marche, vincendo le gare di Digione, Monza, Enna, Nurburgring e la Targa Florio in coppia con Nino Vaccarella. L’anno seguente, al Nurburgring, nel G.P. di Germania di F.1, passa alla storia per aver estratto dalle fiamme della sua Ferrari, distrutta in una drammatica uscita di pista, il pilota Niki Lauda, praticandogli sul posto la respirazione bocca a bocca e salvandogli in pratica la vita. Nel 1977, in squadra con Vittorio Brambilla, porta l’Alfa Romeo nuovamente al primo posto nel Campionato Mondiale Marche.
Nel 1985, dopo la poca edificante esperienza da costruttore in F.1, costatagli una montagna di quattrini, Arturo Merzario vince il Campionato Italiano Prototipi con una Lucchini-Alfa Romeo.
Negli anni Novanta, smaltito il bruttissimo incidente di Magione del 1991, con svariate fratture riportate agli arti inferiori, il pilota comasco continua a gareggiare nel Campionato Italiano Prototipi e nel 1995, all’età di 53 anni, disputa, su richiesta della Maserati, il ‘Trofeo Ghibli Open Cup’, contendendo a Denny Zardo, in giro per il mondo, la vittoria sino all’ultima tappa.
Seguono vittorie nell’International Sport Racing Series con la Centenari-Alfa Romeo e nei campionati GT italiani ed esteri, al volante di vetture Ferrari e Porsche. Nei primi anni Duemila, Arturo si cimenta in combattutissimi trofei monomarca, quali quelli di Mazda, Mini Cooper, Nissan e Lotus, dedicando sempre più tempo e passione anche alle auto storiche, con un occhio di riguardo all’Alfa Romeo, per la quale porta in pista in Italia ed all’estero i modelli più prestigiosi del passato, vedendo spesso per primo la bandiera a scacchi. Nel 2010 il ‘pilota fantino’, come amano ancor oggi chiamarlo i suoi tifosi, viene eletto Presidente onorario della Scuderia del Portello, che si dedica alla conservazione e preparazione dei modelli sportivi e storici dell’Alfa Romeo da presentare sulle piste del mondo.
Da qualche anno ecco, poi, farsi strada la ‘Merzario Academy’, una vera e propria scuola di pilotaggio, una struttura con consolidata esperienza nel mondo ‘racing’, costruita attorno alle figure dell’irriducibile pilota comasco e di Paolo Meroni, altro driver di F.3 e vetture GT, da più di vent’anni al suo fianco, per far apprendere, in tutta sicurezza, ai partecipanti le tecniche di una guida sportiva all’insegna del divertimento, sulle più qualificate piste italiane. In uso due Ferrari 360 F1 GT3, messe a disposizione dall’Officina Autorizzata Ferrari ‘Rosso Monza’ di Concorezzo, con motore V8 a 5 valvole per cilindro da 400 cavalli, a trazione posteriore, con telaio in alluminio per un peso complessivo di solo 1170 chilogrammi, preparate in assetto corsa, con pneumatici racing e cinture a quattro punti (Lamborghini, Porsche ed Aston Martin sono disponibili solo su richiesta).
Il 27 e 28 aprile la ‘Merzario Academy’, che ha sede a Lipomo, in via Provinciale per Lecco, sarà di scena all’autodromo di Monza, sul tracciato stradale di 5,8 chilometri, con l’evento ‘In pista con Arturo’, per offrire un’esperienza straordinaria all’insegna dell’adrenalina e della guida da corsa. Due i pacchetti a disposizione del pubblico, uno da 399 euro (un giro da co-pilota e tre giri da pilota, con l’istruttore sempre vicino) e l’altro da 640 euro (un giro da co-pilota e sei giri da pilota con l’istruttore sempre vicino).
Età minima richiesta per la guida 18 anni, altezza minima 1,5 metri e massima 1,9, peso massimo 110 chilogrammi, briefing iniziale obbligatorio, casco e tuta di protezione a disposizione presso l’accademia, assicurazione con franchigia di 5.000 euro inclusa nella quota. Al termine della giornata, a ricordo dell’evento, a tutti i partecipanti verrà donata una foto di gruppo autografata dalla ‘leggenda vivente del motorismo’, Arturo Merzario, famoso in tutto il mondo per le brillanti prestazioni con ogni tipo di macchina, per le sue straordinarie vittorie iridate con i prototipi Ferrari, Alfa Romeo ed Osella, ma anche per i suoi immancabili cappelli da cow-boy sponsorizzati, che ormai lo accompagnano inseparabilmente da più di cinquant’anni.
Per informazioni sui programmi della ‘Merzario Academy’ e per prenotazioni, è bene consultare il sito www.merzarioacademy.com.
Enzo Mauri