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8 marzo, tante donne con lavori maschili


Donne Lavori maschiliIn occasione dell’8 marzo, festa delle donne, proponiamo alcune statistiche sul mondo del lavoro che fanno riflettere.

Donne, in cerca di guai, anzi di lavoro. E così professioni tipicamente maschili in questi ultimi anni sono diventate femminili: camioniste, elettriciste, tappezziere, fabbre, meccaniche, idrauliche. Sono le donne con un lavoro che solo qualche decennio fa era “da uomo”. E con la crisi le donne riscoprono i mestieri tradizionali: tra le attività artigiane di sapore antico, tradizionalmente associate alla figura maschile, in Italia tra i nuovi calzolai e tappezzieri, iscritti nel corso del 2015, 1 su 5 è donna. Tra il 2011 e il 2015 crescono le donne calzolaie e le imprenditrici con un’attività nel settore idraulico: rispettivamente +10% e +11,5%, al contrario dei colleghi uomini che fanno registrare -6% e -5,4%. E’ quanto emerge da elaborazioni dell’Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.

In Italia sono oltre 3mila le donne “al volante” di camion e di tir, il 5,6% del totale degli autotrasportatori. E ogni 9 nuovi autotrasportatori iscritti nel 2015, 1 è donna. 480 le donne che fanno riparazioni elettriche, il 4% del totale degli elettricisti. E ogni 16 nuovi elettricisti iscritti nel 2015, 1 è donna. Oltre mille le donne che fanno i tappezzieri o restaurano mobili, il 14,4% del totale. E ogni 5  nuovi tappezzieri iscritti nel 2015, 1 è donna. 375 i calzolai donne, il 9,4% del totale. E il 18% dei nuovi calzolai iscritti nel 2015 è donna. 300 le falegnami, il 2% del totale. E il 3,4% dei nuovi falegnami iscritti in Italia nel 2015 è donna. 486 le idrauliche, l’1,1% del totale. E ogni 100 nuove imprese di riparazione idrauliche iscritte nel 2015, 3 appartengono a una donna. 1230 le carrozziere e meccaniche, il 2,3% del totale. E ogni 100 nuove officine aperte nel 2015, circa 5 appartengono a una donna. E per finire 2721 le donne fabbro, il 6,3% del totale. E ogni 100 nuove imprese attive nel settore, 12 circa appartengono a una donna.

La dimensione femminile è un formidabile motore di crescita economica, una straordinaria leva di cambiamento sociale e politico in tutto il mondo, ed è per questo che sembra oggi la più adeguata per affrontare le nuove sfide globali. Le donne rappresentano un patrimonio unico di competenze che va assolutamente promosso e incoraggiato a misurarsi sul mercato attraverso l’impresa. Come ho già detto altre volte, le donne stanno imparando a “giocare a calcio”, a fare squadra, a connettersi, a fare rete in contesti in cui si possono esprimere attraverso il lavoro, senza dover rinunciare al proprio ruolo nella vita familiare. Certo, gli sforzi delle imprese non bastano, per questo la politica deve fare la sua parte. Occorre disegnare un quadro normativo che crei e rafforzi gli strumenti di flessibilità nel mercato del lavoro, sviluppando le possibilità delle donne di accesso al mercato e alle risorse finanziarie” ha dichiarato Mina Pirovano Presidente del Coordinamento Regionale dei Comitati per l’Imprenditoria femminile Lombardi e del Comitato della Camera di commercio di Monza e Brianza

Titolari di imprese individuali attive al 31.12.2015 e iscritte nell’anno 2015

Uomini Donne % Donne Var. % attive

 2015 / 2011

Attive Iscritte Attive Iscritte Attive Iscritte Uomini Donne
Autotrasportatrici 51.003 402 3.011 50 5,6% 11,1% -18,5% -16,0%
Elettriciste 11.628 770 480 53 4,0% 6,4% -9,1% -6,8%
Fabbre 40.343 1.602 2.721 217 6,3% 11,9% -14,5% -12,8%
Calzolaie 3.604 169 375 37 9,4% 18,0% -6,0% 10,0%
Idrauliche 45.398 2.007 486 62 1,1% 3,0% -5,4% 11,5%
Falegnami 14.488 288 290 10 2,0% 3,4% -20,7% -25,1%
Tappezzieri 6.043 309 1.018 85 14,4% 21,6% -12,2% -15,6%
Meccaniche 52.974 1.810 1.230 90 2,3% 4,7% -6,5% -1,0%

Fonte: Elaborazione dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese

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