Nella grande storia dell’imprenditoria briantea, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, un posto di assoluto rilievo spetta al settore artigiano, sintesi sublime di quel saper fare tipico della nostra terra che si è tradotto in oggetti di design e in modi di lavorare che rendono unici il prodotto finito. La parola Artigianato, quella con la A maiuscola, richiama subito alla mente i mobili, il legno-arredo, i complementi per la casa, ma non solo: le tappezzerie, le ceramiche, il ferro battuto, l’oggettistica e tanto altro frutto della manualità e della fantasia.
La Brianza in tutto questo ha saputo distinguersi sempre proprio per la grande capacità della sua gente di inventarsi nel corso dei secoli lavori che si sono trasformati in professioni oggi certificate da un meritato marchio di qualità. Dall’Artigianato sono nati pezzi unici che hanno fatto il giro del Pianeta diventando oggetti di culto e rappresentazione tangibile di quello che la Brianza è capace di esprimere. Oggetti che sono finiti nei più importanti musei del mondo, a partire dal MoMA di New York.
Si potrebbero citare tanti illustri nomi, ma sicuramente rischiamo di dimenticarne qualcuno o peggio di mettere in secondo piano coloro che ancora oggi nella piccola bottega artigiana esaltano il loro genio regalando ai propri clienti realizzazioni singolari.
Domenica 13 dicembre a Meda a Villa Antona Traversi l’APA Confartigianato Imprese Milano e Monza e Brianza ha festeggiato i 70 anni di attività con una cerimonia e un convegno che hanno voluto sottolineare la presenza della storica associazione sul territorio dal Dopoguerra ad oggi. Un percorso importante che ha attraversato gli anni della ricostruzione postbellica, del cosiddetto “boom economico”, poi l’epoca felice della “Milano da bere” e infine anche il periodo oscuro della crisi. Un percorso lungo e spesso tortuoso durante il quale gli artigiani hanno sempre recitato la loro parte, a testa alta, con il vento a favore e soprattutto controvento, perennemente a combattere contro un sistema fiscale, creditizio e di infrastrutture che certamente non li ha mai favoriti. Gli artigiani in tutti questi anni sono stati sempre protagonisti del loro destino, con quell’intraprendenza e quella voglia di fare tipica della nostra gente.
Il senso della celebrazione di domenica è proprio questo: la sottolineatura a tutto ciò che rappresenta il nostro Artigianato, forte dei suoi valori, come perno del sistema economico ed imprenditoriale della nostra terra e della Regione Lombardia.
I numeri parlano chiaro ed indicano come questo vivace comparto sia fetta grande del nostro Pil, garanzia di occupazione, di sviluppo e soprattutto elemento intorno al quale pensare ad una crescita futura. Perché non è possibile scorgere la luce oltre il tunnel della crisi senza immaginare un ruolo stabile e quindi un reale sostegno per le piccole e medie imprese artigiane chiamate ancora una volta a svolgere il loro compito di “zoccolo duro” sul quale poggiarsi per risollevare le sorti di una congiuntura ancora non proprio felice.
Carlo Gaeta
Sintesi dell’intervento del Presidente di APA Confartigianato Imprese Milano e MB, Giovanni Barzaghi
“Dalla fondazione ai tempi dell’Esposizione Universale a Milano la nostra Confartigianato ha rappresentato e rappresenta l’impresa che costruisce il Paese, investendo sulle capacità dei singoli, rischiando sui sogni, continuando quel saper fare che si tramanda di padre in figlio. Sì perché le nostre attività sono spesso realtà complesse, dove la vita dell’azienda si fonde in modo inscindibile alla famiglia e ai suoi valori.
Il 2015 ha voluto dire per tutti noi la grande occasione di Expo, un’opportunità di confronto a tutto tondo con il mondo dai confini ampi che si fa sempre più vicino. E se ieri gli imprenditori potevano garantire un futuro ai propri figli e al territorio scommettendo su prodotti di qualità, oggi bisogna anche saper comunicare, saper parlare ai lontani, vincere le sfide della tecnologia che rivoluziona il presente a ritmi sempre più serrati.
Dal recente studio congiunturale camerale apprendiamo che i nostri artigiani non smettono di crederci e guardano al futuro con più fiducia rispetto al passato. Nel terzo trimestre 2015 si confermano segnali di miglioramento, registrati anche dall’Ufficio studi di Confartigianato. I settori dell’artigianato che in questo momento stanno trainando la crescita nei nostri territori sono: “Attività e servizi di supporto per le funzioni d’ufficio e d’impresa”, “Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici”, “Produzione di software, la consulenza informatica e le attività connesse”. In particolare hanno una marcia in più i settori a specializzazione informatica, che sostengono le aziende nel passaggio verso il mondo globale, dove internet è il canale privilegiato per farsi conoscere e conoscere a propria volta.
In Italia, Paese che detiene il record europeo per il maggior numero d’imprese artigiane, il dato suona come una buona notizia anche per i giovani. In anni in cui la domanda interna stenta a riemergere dalla palude fangosa della crisi, non si può che guardare all’estero, anche perché l’oltre-confine è ormai all’interno dei nostri confini e l’identità non coincide con una chiusura, ma con un valore forte che non teme il confronto.
Gli ultimi dati che tengono il polso della situazione sul nostro territorio ci dicono che produzione e fatturato si mantengono di segno positivo, anche se moderato. Le aspettative sono in miglioramento soprattutto su produzione e domanda estera, che nel trimestre in esame continua a trainare gli ordini totali. Restano negative le previsioni sull’andamento degli ordini interni e anche sul mercato del lavoro rimangono incertezze.
Se è vero che le aspettative degli artigiani sono in miglioramento, ora più di prima, servono accordi e programmi a sostegno degli imprenditori e del lavoro per cercare di superare il gap di competitività che si è creato in questi anni e costruire insieme una solida ripresa. Diverse azioni sono già state messe in campo, e di questo diamo giusto atto, ma molto è ancora da fare così che, di pari passo con il lavoro, si incrementino i valori – già quest’anno positivi – dell’occupazione. In particolare mi riferisco alle opportunità per i giovani che sembrano a tutt’oggi scarseggiare. Bisogna liberare l’apprendistato da costi e vincoli introdotti dalla riforma Fornero, rilanciare l’alternanza scuola-lavoro, valorizzare le competenze attraverso la formazione duale, efficace collegamento tra il mondo della scuola e delle imprese che consente ai giovani di conseguire un titolo di studio imparando un mestiere.
Poi esistono e persistono difficoltà oggettive legate al credito, alla burocrazia, a una tassazione tra le più alte d’Europa e agli alti costi dell’energia. Eppure, nonostante questo, siamo qui: un folto gruppo di micro e piccole imprese che fanno ogni giorno l’economia di una delle regioni più all’avanguardia d’Europa (non dimentichiamo che il 99,1% delle imprese lombarde hanno meno di 50 addetti). Possiamo dire di essere qui a rappresentare il nostro Paese, con la sua peculiarità di un tessuto vitale fatto di imprese piccole e spesso piccolissime, e questo è certamente un motivo di orgoglio.
Alle imprese e ai dirigenti che hanno segnato la storia di questa grande Associazione va un riconoscimento che vuole essere emblematico dei nostri valori. Affidiamo alle loro mani un trofeo che sintetizza i criteri guida dell’operato della nostra Confartigianato: solidità, trasparenza, attaccamento al Sistema di rappresentanza, capacità di evoluzione e cambiamento per stare al passo con i tempi.
Abbiamo progettato un cubo, che vorremmo vedere ogni giorno sulle vostre scrivanie, nel cui cuore è inciso a laser il marchio che identifica il 70° anniversario di APA Confartigianato. Il cubo traduce l’idea della solidità. La trasparenza del materiale indica l’operato cristallino degli artigiani e il blu è nel tono esatto della bandiera-simbolo che caratterizza la Confederazione nella quale ci riconosciamo. I materiali e le tecnologie impiegate vogliono essere la dimostrazione di un artigianato che non teme il cambiamento, che sa investire nell’innovazione senza snaturare la sua origine più autentica. È questo Artigianato che in questa giornata di festa celebriamo”.
Premiate le aziende e i dirigenti che hanno fatto la storia di APA Confartigianato in Brianza
Aziende con almeno 70 anni di attività
- SALA FERNANDO & C Azienda storica di Seveso costituita nel 1945. Si occupa di vendita di fiori e piante da tre generazioni con composizioni floreali e allestimenti particolari.
- I.CO.MA COSTRUZIONI Fondata nel 1945 a Macherio dalla famiglia Mariani, è un’impresa di costruzioni da tre generazioni. Si occupa anche di restauro e riqualificazione di fabbricati civili e industriali, pubblici e di culto.
- COLOMBIO MARIO Fondata nel 1929 a Carate, l’azienda opera nel campo dell’abbigliamento professionale ed è specializzata nella produzione e distribuzione di capi per il settore alberghiero, alimentare e ospedaliero. Realizza anche capi su disegno del cliente.
Aziende centenarie e ultra centenarie
- MERONI FRANCESCO E FIGLI Nata nel 1868 a Seveso, è un’azienda artigiana a conduzione familiare specializzata nella produzione di mobili in legno realizzati a mano in stile Luigi XV, Barocco, Luigi XVI, Neoclassico e Transition secondo i dettami della tradizione. Fin dagli anni ’60 ha incentrato il proprio business sull’Internazionalizzazione.
- M.G.C. MARIANI Fondata a Meda nel 1893, è specializzata nella produzione di arredamenti da 3 generazioni. Realizza sedie, poltrone e tavoli, con particolare riferimento allo stile Inglese e Impero in tutte le sue forme.
- EBEL DI BRAMBILLA EUGENIO Fondata a Lissone nel 1910, conta oggi la quarta generazione di elettricisti. A loro si deve l’allacciamento delle prime linee elettriche stradali a Lissone; oggi l’impresa è specializzata nell’impiantistica industriale e civile.
- CITTERIO FRATELLI DI LUCIO, GIANFRANCO & C Fondata a Lissone nel 1850, da 3 generazioni si occupa di fabbricazione, secondo i metodi della tradizione, di arredi per cucine, bagni e camere da letto.
- BARZAGHI FRATELLI IMPIANTI Costituita a Giussano nel 1907, l’azienda è attiva nel settore “installazione” di impianti idraulici ed è giunta alla sua terza generazione di titolari.
- VIGANONI BILANCE Nata nel 1914 a Monza come attività per la vendita, la riparazione e l’assistenza di bilance e affini, l’azienda è attiva oggi con la titolare Isabella Viganoni che ha integrato l’attività con oggettistica per la casa e la cucina.
Aziende giovani, particolarmente meritevoli e protese al domani
- GARBAGE LAB Costituita nel 2009 a Milano, l’azienda crea borse ecologiche attraverso il riutilizzo di materiali pubblicitari in pvc, cinture di sicurezza e altri materiali riciclati trasformati. Sono tre i giovani titolari: Simone, Daniela e Francesco.
- NAC EXPEDITIONS Fondata nel 2012 a Lissone, l’azienda ha sviluppato il proprio business puntando su spedizioni e logistica a orizzonti internazionali. È stata scelta dal Giappone per la gestione del materiale destinato alla costruzione e all’allestimento del Padiglione in Expo2015.
- TREMOLADA CAMPANE L’azienda si è rinnovata lo scorso anno con un passaggio generazionale dal fondatore, Renzo Tremolada, al genero, Claudio Dell’Orto. L’impresa ha sede a Seregno e si occupa di manutenzione, assistenza, riparazione e installazione di campane e orologi da torre.
Dirigenti che hanno fatto la storia dell’Associazione
- MARIO CANZI, storico dirigente di APA Confartigianato, Presidente della sezione territoriale di Seregno già dagli anni ’80, componente del Consiglio Direttivo e della Giunta Esecutiva per l’Associazione. È stato anche Presidente della Consulta di Monza e Brianza.
- LUCIANO GRELLA: stilista di fama, è stato dal 1980 al 2000 Presidente nazionale di Confartigianato della categoria Sarti e Stilisti. È stato membro di Consiglio Direttivo e Giunta Esecutiva di APA Confartigianato, nonché curatore di prestigiose mostre di moda allestite in Villa Reale.
- PAOLO PEREGO, dal 1974 al 2010 Presidente della sezione territoriale di Vimercate per APA Confartigianato. È stato anche membro di Consiglio Direttivo.
- LUIGI PIZZIGONI, Presidente nazionale della categoria Chimica-Plastica, nonché membro di Consiglio Direttivo e Giunta Esecutiva di APA Confartigianato.
- GIOVANNI VILLA, storico Presidente della sezione territoriale di Carate Brianza per APA Confartigianato dal 1980; è stato anche componente della Giunta Esecutiva per l’Associazione.
- DARIO VISCONTI, terzo Presidente di APA Confartigianato Imprese, dal 1990 al 2008. Presidente nazionale della categoria Metalmeccanici; membro di giunta della Camera di commercio di Milano e della Camera di commercio di Monza Brianza. Membro del CNEL e di UEAPME per conto di Confartigianato.
- GUIDO CESATI, Segretario generale di APA Confartigianato dal 1974 al 2012. Componente della Segreteria nazionale di Confartigianato ; Presidente di Artigiancassa; componene della Fondazione Fiera Milano; Segretario nazionale AIAL Legno Arredo.